Akana- Le carte degli spiriti

Nulla è perduto,
nulla è morte, nulla è vita
e nulla è dimenticato.
Akana – Le Carte degli Spiriti provengono da un altro mondo, a lungo dimenticato, dove, in un tempo lontano, due popoli prosperavano, uniti nel loro viaggio attraverso l'Ynok (cielo) e il Tama (terra).
I loro ricordi e le loro eredità non sono andati perduti, ma rimasti sospesi tra la polvere delle stelle e le radici degli alberi.
Le loro storie sono raccontate attraverso dei simboli che racchiudono una saggezza eterna, che ci ricorda che nulla viene dimenticato, perché tutto ritorna nel cerchio del fuoco e dell'acqua, del vento e della terra, dello spazio e del tempo. Gli spiriti, come intermediari benevoli, possono collegarci ad un piano di esistenza superiore. Sono desiderosi di guidarci nel nostro viaggio e di offrirci la loro saggezza e il loro sostegno.
Quindi ogni volta che estrai una carta dal mazzo, stai invitando la presenza di spiriti benevoli nella tua vita, aprendoti a nuove vie di comprensione e di illuminazione.
Ecco le carte canalizzate

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La storia di due popoli
Nel principio, quando il tempo era solo un sussurro nell'infinito, gli universi creatori, E-matoma e Na-sui-ma, tessevano il destino di due popoli, Ynok e Tama.
E-matoma, l'universo di luce e aria, spirò vita nei Ynok, esseri di grazia eterea, ali di luce e occhi come cieli stellati.
Na-sui-ma, l'universo di sostanza e forza, modellò i Tama, creature della terra, robusti e resilienti, con pelle come terreno fertile e occhi profondi come grotte segrete.
"Ricordate," sussurrarono gli universi con voci che riecheggiavano attraverso i secoli, "nulla si perde nel grande disegno dell'esistenza. Ogni pensiero, ogni sogno, persiste, fluttuando tra la polvere scintillante delle stelle e le antiche radici degli alberi. I simboli che scolpirete nelle pietre del tempo narreranno la vostra storia. Niente è banale, niente è morte, niente è vita, niente è oblio. Tutto ritorna in un ciclo senza fine, un giro eterno di fuoco e acqua, vento e terra, spazio e tempo."
Le parole degli universi si diffusero come onde, raggiungendo i cuori e le menti di Ynok e Tama.
Gli Ynok, agili e leggeri, danzavano nei cieli, dipingendo le nuvole con colori di speranza e di gioia. I Tama, con le loro mani forti, modellavano la terra, creando giardini lussureggianti e montagne maestose. I loro canti e le loro preghiere si intrecciavano, tessendo una melodia di suoni che avvolgeva il mondo.
"Nelle notti più buie," continuarono gli universi, "tornerete, voi Ynok del cielo e voi Tama della terra, con fiaccole luminose e canti sacri. Narrerete storie di magia e incantesimi, di sogni e speranze, di sorrisi innocenti di bambini e di gioie offerte dalla natura. Questi simboli saranno i messaggeri della luce delle stelle e della voce della luna."
"Ascolta, o indigeno di questa nuova era," proseguirono E-matoma e Na-sui-ma, "le parole che giungeranno fino a te. Chiudi gli occhi per vedere con il cuore. Apri le orecchie per ascoltare con l'anima. Apri le mani in segno di preghiera e accoglienza. Non vi è errore se si agisce seguendo la verità del cuore. Parole che viaggiano attraverso i secoli sono in attesa di essere udite. Storie infinite, intessute dal destino, sono pronte per essere raccontate, pronte per essere ascoltate."
Gli Ynok, creature celesti, si libravano in alto, tessendo melodie con il vento, mentre i loro occhi brillavano di stelle cadenti, riflesso della loro eredità cosmica. Le loro abitazioni, nascoste tra le nuvole, erano fatte di luce e aria, esse sono invisibili all'occhio umano.
I Tama, al contrario, erano guardiani della terra, i loro passi facevano fiorire la vita ovunque. Le loro case erano scolpite nelle colline e nei pendii, con finestre che si aprivano su paesaggi rigogliosi. La loro saggezza era profonda come i mari e i loro canti echeggiavano come il rumore delle antiche foreste.
"Ricordate," ribadirono gli universi, "il vostro destino è intrecciato come i rami di un albero secolare. Nelle vostre mani giace il potere di creare e di conservare, di distruggere e di rinnovare. Siate custodi di questo potere, portatori di equilibrio."
Quando gli Ynok e i Tama si riunivano, il cielo e la terra si abbracciavano in un'armonia perfetta. Le loro feste erano spettacoli di luce e colore, dove il canto degli Ynok si univa al ritmo solido e terreno dei Tama, creando una sinfonia di bellezza ineguagliabile.
In queste occasioni, i più anziani raccontavano storie di ere passate, di civiltà scomparse e di mondi dimenticati, insegnando ai giovani le lezioni della storia e la saggezza degli antenati. Le storie parlavano di eroi e di divinità, di amori perduti e ritrovati, di tragedie e di trionfi.
"Chiudi gli occhi e ascolta," sussurravano gli anziani. "Ogni storia ha un'anima, ogni parola è un respiro del passato. Impara ad ascoltare con il cuore e vedrai l'invisibile, sentirai il silenzio."
E così, sotto la guida degli universi E-matoma e Na-sui-ma, gli Ynok e i Tama continuarono a vivere, tessendo le loro storie in un mosaico senza tempo, una danza eterna di cielo e terra, spirito e materia, magia e realtà.